Lutto cittadino ed esequie alle 14:30 ad Ancarano per il piccolo Michelangelo Cristoforo, morto a 12 anni nel cortile di casa. L’autopsia ha confermato il sospetto dei carabinieri e del pm
TERAMO – E’ stata una malformazione cardiaca congenita a provocare il decesso del piccolo Michelangelo Cristoforo Scaramazza, il 12enne morto lunedì sera tra le braccia del padre Emanuele, dopo essersi accasciato sul sedile dell’altalena su cui stava giocando nel cortile della casa di Ancarano. Lo avrebbe accertato l’autopsia eseguita dall’anatomo patologo Cristian D’Ovidio, all’ospedale Mazzini di Teramo, su incarico del pm Silvia Scamurra. Era una delle ipotesi fatta nei primi momenti dagli investigatori, che aveva però bisogno di essere suffragata da un approfondimento medico legale e impossibile da stabilire soltanto con il mero accertamento di decesso firmato dal medico del 118 intervenuto sul posto.
La salma è stata restituita alla famiglia per la sepoltura e all’obitorio del Mazzini è stata allestita ieri pomeriggio la camera ardente: la salma del biondissimo piccolino sarà trasferita nella tarda mattinata ad Ancarano, per le esequie in programma alle 14:30 nella chiesa della Madonna della Pace. La classe e le docenti della scuola media che Michelangelo frequentava con buoni profitti e con una grande passione per la lettura, hanno organizzato un addio con scritti, canti e letture. Il sindaco Pietrangelo Panichi ha firmato ieri sera l’ordinanza con cui ha decretato il lutto cittadino per la giornata di oggi, giorno. in cui la comunità si stringerà ancor più attorno al papà Emanuele, alla mamma Tatiana e ai fratelli Robert, Gabi e Xavier. La salma riposerà poi nel cimitero di Corropoli.